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Primi su Google : Come essere in prima Pagina

03-07-2020
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La presenza sul web non è garanzia di traffico sul proprio sito. Al contrario, esistono siti web che registrano solo una manciata di visite al mese.
Il motivo? Un errore di fondo, purtroppo commesso da molte aziende e professionisti: curare solo l’aspetto grafico del sito, mettendo in secondo piano il suo potenziale di marketing.
In altre parole, un sito dovrebbe essere una macchina da guerra per ricevere lead e aumentare il bacino dei potenziali clienti. Ma spesso non è così. Vediamo perché.

Internet è una vetrina che offre numerose opportunità e, oggi, la principale sorgente di traffico dei siti web (social network a parte) è costituita da Google, il principale motore di ricerca, utilizzato dal 90% degli utenti. 

Quindi la domanda che tutte le aziende si fanno è: Come Essere primi su Google?

Per rispondere al meglio alla questione, ho raccolto i principali quesiti che, nel corso degli anni, mi hanno posto le aziende che volevano investire nella SEO, ossia nei metodi e nelle strategie per ottimizzare il posizionamento dei siti web su Google.
Infine ti riporto 9 Consigli che puoi aplicare fin da subito.

Come essere presenti in Google

Per essere presenti su Google sono sufficienti tre requisiti di base:

  • Avere un sito web
  • Inviare il tuo sito o la pagina da inicizzare nella sezione "Controlla" della Search Console di Google
  • Verificare che la pagina sia stata correttamente inviata tramite l’apposito tool di Google.
     

search console goolge

Ora, la bella notizia è che, con questa operazione, si è presenti su Google; quella brutta è chec'è un'enorme differenza tra essere posizionati ed essere indicizzati.

Essere indicizzati, infatti, equivale all’essere inclusi nell’enorme libreria di Google, ma ciò non significa avere riscontri certi, perché le persone potrebbero non trovare il sito web in questione.

Quel che è necessario per implementare il vostro business, quindi, è posizionarsi tra i primi risultati nel momento in cui gli utenti cercano prodotti o servizi afferenti al vostro settore di mercato. 

Come essere primi su Google Gratis?

Questa è una delle principali domande che si fanno le aziende. La risposta, però, non è incoraggiante: di fatto, non si può !

Mi spiego meglio: per molte aziende, essere primi su Google gratis significa poter essere tra i primi risultati delle ricerche organiche senza investire in AdWords.

Per questo motivo, la vera domanda dovrebbe essere: come fare a ricevere traffico da organico?

E la risposta corretta al quesito è: investire nella SEO. Ma anche in questo caso non si può farlo gratuitamente. 

Se è vero, infatti, che l’essere presenti nella ricerca organica fa sì che il proprio sito web riceva click e visite non a pagamento, ciò non toglie che si possa avere traffico senza investire. Per avere un sito ben posizionato su Google, quindi, le soluzioni sono due: formare adeguatamente una risorsa interna all’azienda oppure affidarsi a un consulente SEO.

Quanto costa essere primi su Google

Questa domanda è un evergreen...

Un’altra domanda “sbagliata”, nella misura in cui non ci si dovrebbe tanto chiedere cosa ci sarebbe da fare ma piuttosto fissare due principali obiettivi:

  • Avere la certezza di posizionarsi in breve tempo tra i primi risultati di ricerca su Google 
  • Avviare una strategia a lungo termine per aumentare la visibilità del proprio sito su Google

Nel prima caso, è necessario investire in Adwords: che offre la garanzia di essere tra le prime posizioni su Google.

Nel secondo, (si investe nella SEO)  bisogna guardare più avanti, con la consapevolezza che i costi (o le ore di lavoro da investire internamente) variano in base a due fattori:

  • Competitor
  • Google

Competitor: sono tutte le aziende offrono i vostri stessi prodotti o servizi e che hanno siti ben posizionati su Google. A questo proposito, occorre comunque sottolineare che spesso i competitors presenti sul web non sono gli stessi che si hanno nel mondo “reale”. 

Conoscere il valore e la forza degli avversari rimane un presupposto fondamentale per lo studio e la pianificazione di una corretta strategia e, soprattutto, per decidere se per una determinata query di ricerca si ha effettivamente la possibilità di ottenere un buon posizionamento.

Per esempio, se tra i primi risultati ci sono portali come "Tripadvisor" o "Booking" è meglio puntare su parole chiave meno competitive, a meno che non si abbia a disposizione un budget adeguato.

Google. A volte si crede che il posizionamento dipenda da un semplice algoritmo. La realtà è che ogni volta inseriamo una query di ricerca, Google ci restituisce una Serp diversa, che è il risultato dell’interazione di una serie di algoritmi che si combinano in maniera imprevedibile e che subiscono oltre 500 aggiornamenti ogni anno.  Solo alcuni di questi aggiornamenti vengono alla ribalta del mondo SEO, come Rank Brain, Hummingbird, Penguin, Panda; tutti gli altri rimangono nascosti e ignoti e nessuno riesce a conoscerne con precisione l’efficacia e la portata. Da questo quadro si può immaginare la complessità che c'è dietro.

Gli altri rimangono nascosti e ignoti e nessuno riesce a conoscerne con precisione l’efficacia e la portata. Da questo quadro si può immaginare la complessità che c'è dietro.

SEO fai da te:Consigli per posizionare il tuo Sito Gratis

Investire eccessivamente nelle keywords e poco, invece, nei contenuti.  Questo (e tanti altri) è uno dei principali errori strategici che commette chi si occupa di SEO.

Ecco invece quali sono i 12 punti chiave su cui bisognerebbe concentrarsi.

1 Meta Title e Meta Description

Anche le PMI che non hanno grandi budget a disposizione possono massimizzare le proprie strategie SEO, semplicemente ottimizzando i titoli delle pagine del proprio sito web e le meta description.
Il Title aiuta a posizionare la pagina web per una determinata tematica mentre la "description" contribuisce ad aumentare il tasso di “click” da parte degli utenti che svolgono una ricerca sul web.

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2 Parole Chiave

Uno degli aspetti della SEO su cui le aziende prestano molta attenzione è riempire gli articoli ed il sito di "parole chiave".
Errore!
La keywords non vanno usate a sproposito (come spesso accade).
Uno degli errori più comuni, per esempio, consiste nel ricorrere a keywords di “riempimento”, dimenticando che i contenuti di un sito dovrebbero essere innanzitutto scritti per le persone.
Spesso, invece, ci si imbatte in articoli o post che, pur contenendo parole chiave appropriate al contesto, risultano, alla fine illeggibili per l’utente, che in questo modo è maggiormente propenso a cambiare fonte.
L’obiettivo principale di Google, quando si tratta di risultati di ricerca organici, è quello di fornire le migliori risposte alle domande degli utenti, quindi nell’utilizzo delle parole chiave bisogna prima di tutto entrare in empatia con chi sta dietro la tastiera del pc o dello smartphone.

3 Backlinks

Numerose indagini di ricerca hanno dimostrato che i backlinks rappresentano, ancora oggi, un fattore di ranking molto importante.
Tuttavia, molte aziende lo ignorano, preferendo puntare sull’estetica del proprio sito web e delle pagine social piuttosto di concentrarsi sui backlinks.
Costruire link, in effetti, è difficile (e francamente anche abbastanza noioso), però Google e altri motori di ricerca scoprono i siti web proprio grazie a loro. Senza link, ogni sito sarebbe una goccia nel mare, di cui nessuno noterebbe l’esistenza.

4 Comprare Link

Come abbiamo detto avere link al proprio sito è fondamentale, per questo motivo molte aziende cercano delle "scorciatoie", comprando migliaia di link da siti web di dubbia qualità al proprio sito.

Errore grave!

Uno dei peggiori disastri che si possono fare con un sito web è finire vittima di un’azione manuale da parte di Google o vittima di Google Penguin, perché questo potrebbe determinare la completa sparizione del sito dai risultati della ricerca.
Un altro errore è riferirsi a fonti scarsamente attendibili. Al contrario, bisogna intendere i link come raccomandazioni, allo stesso modo in cui si consiglia un locale o un hotel a un amico. Quando si hanno link “innaturali” sul proprio sito, invece, è altamente probabile che Google applichi un'azione manuale. Insomma: fare i furbi, su Google, ha vita breve e il gioco non vale la candela. Il rischio, infatti, è troppo alto e comporta il declassamento o addirittura la rimozione del sito.

Meglio non giocare d’azzardo in questo caso, no?

5 Contenuti

Come fare in modo che Google apprezzi di più i contenuti del tuo sito rispetto a quelli di un tuo competitor?
Facile: producendo contenuti di qualità, che si ricolleghino ad altri presenti nel tuo sito.
Spesso, invece, si tende a privilegiare la quantità rispetto alla qualità, con il risultato di avere siti infarciti di contenuti superficiali e, alla fine, poco interessanti per gli utenti.

6 Immagini . Tag Alt

Un suggerimento SEO che molte aziende faticano ad accogliere riguarda i dati delle immagini.
Per portare le persone sul tuo sito, non basta avere immagini belle: occorre anche che siano accompagnate dalle informazioni giuste, cioè quelle che possono apparire nei risultati di ricerca, da aggiungere nel tag alt.

7 Velocità di navigazione

Un importante fattore di posizionamento SEO che molte aziende sembrano trascurare riguarda la velocità di caricamento delle pagine web.
In realtà, esiste una correlazione tra il tempo in cui si caricano le pagine e il ranking di un sito su Google, quindi ottimizzare la velocità di caricamento è fondamentale per vedere il tuo sito tra i primi risultati di ricerca. Idealmente, una pagina web dovrebbe caricarsi in meno di tre secondi.

Vuoi verificare lo stato del tuo sito?

Utilizza lo strumento messo a disposizione da Google Lighthouse

google lighthouse

8 Design responsive

Con la diffusione di smartphone e tablet, anche i siti web hanno dovuto “modellarsi” per essere facilmente navigabili.
Progettare un sito con un design responsive, quindi, è fondamentale dal punto di vista della SEO.
Se il tuo sito mobile è lento, goffo e difficile da usare, infatti, gli utenti e i potenziali clienti si tireranno indietro e cercheranno informazioni altrove.
I motori di ricerca misurano questa attività e classificano le pagine web di conseguenza.

9 Architettura del sito

Molte aziende creano un sacco di contenuti ottimizzati per il SEO, ma dimenticano l'architettura del loro sito, che deve essere costruita per rendere più facile ai visitatori trovare il contenuto che interessa loro.
Una buona architettura del sito dirà a Google quali sono le pagine più importanti, quindi è necessario prestare molta attenzione a questo aspetto.

9 SEO locale

La SEO locale è sempre più importante, basti pensare che solo negli Stati Uniti, il 90% degli acquisti avviene in negozi fisici, e l'80% del reddito viene speso entro 20 miglia da casa.
Per questo è indispensabile investire nella cosiddetta economia click-to-brick, implementando le tattiche di SEO a livello locale, per esempio attraverso l’utilizzo di uno strumento sempre più diffuso come Google My Business, che permette di costruire un profilo locale dell’azienda, da aggiornare e monitorare costantemente, proprio come un account social.

google my business azienda

10 SEO tecnica

Tutti sanno che avere una buona SEO a livello tecnico aiuta a essere tra i primi risultati dei motori di ricerca, ma spesso le aziende dimenticano le parti meno “glamour” dell'ottimizzazione.
Già il fatto di accendere periodicamente Screaming Frog e assicurarsi che le tue nuove pagine siano ottimizzate per il mobile e che la tua sitemap sia aggiornata, può fare la differenza per il posizionamento del tuo sito su Google.

11 Analisi, test e misurazioni

Uno degli elementi più importanti di un solido approccio SEO riguarda gli aspetti di analisi, sperimentazione e misurazione dei risultati.

Una buona analisi della concorrenza, per esempio, ti aiuterà a capire cosa manca al tuo sito, permettendoti così di migliorarlo e renderlo più attraente per gli utenti.

Anche la misurazione del tasso di click-through rate (CTR) sulle pagine dei risultati dei motori di ricerca è molto importante: Google, infatti, tiene conto del numero di click che un particolare sito sta ottenendo rispetto agli altri presenti sulla stessa pagina dei risultati di ricerca.
 

Il sito che ha il miglior CTR alla fine si muoverà verso l'alto rispetto agli altri semplicemente perché Google considera quel sito come il più rilevante rispetto alla query di ricerca digitata dall’utente.

analisi seo sito

12 Google Search Console

La Google Search Console è uno strumento SEO indispensabile per scoprire errori di scansione del crawler, problemi relativi ai rich snippet e alle pagine AMP, all’indicizzazione di siti e blog.
Anche in questo caso si tratta di uno strumento gratuito, per cui tutte le aziende possono utilizzarlo senza problema di Budget, semplicemente registrandosi da questo link 

google search console


Con questo prezioso SEO tool, puoi analizzare le query più interessanti, vedere dove il sito è posizionato e aumentare le visite sul sito migliorando i tag title e le meta description, in base alle ricerche degli utenti.

esempi parole chiave

Attenti ai Venditori di Fumo

Come abbiamo visto finora, molte volte le aziende non si fanno le domande giuste, cercando di semplificare un meccanismo che in realtà è molto più complesso di quanto si creda.

"Per ogni problema complesso, c'è sempre una soluzione semplice. Che è sbagliata" (George Bernard Shaw)

Questo atteggiamento è il risultato di come si muove sul mercato una delle categorie più pericolose presenti sul web: i venditori di fumo. Purtroppo, nel novero vanno contate anche alcune Web Acency, capaci di illudere le aziende promettendo un buon posizionamento su Google semplicemente con una manciata di parole chiave e numerosi link. 

In realtà l'unica cosa certa nella SEO è che non è mai possibile garantire la prima posizione per una parola chiave che ti interessa.

E' ovvio che l'obiettivo è quello ma purtroppo nessuno può garantirlo per il semplice fatto che nessuno conosce i 500 e oltre fattori che influenzano il posizionamento.

Se qualche azienda ti promette il primo posizionamento su google è una Truffa!

consigli seo

Perchè essere primi su Google

La risposta a quest’ultimo quesito appare come la più semplice: per avere tanti click al proprio sito web. 

Invece, non è assolutamente questo l’obiettivo di una strategia SEO, che ha come unico, vero scopo quello di permettere a un’azienda o a un professionista di avere più clienti.

 

 

Cosa Fare ora?

Ora che si ha una panoramica completa come e perché essere presenti su Google, non resta che agire.

I due modi possibili.

  1. Formando un dipendente dell’azienda con un Corso SEO ad hoc, per poi gestire la strategia internamente;
  2. Rivolgersi a un consulente per avviare insieme una strategia efficace. 
BG Nuvola
Razzo

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