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Googlebot è il crawler di Google, ovvero il software che scansiona il web per raccogliere informazioni e indicizzare le pagine nei risultati di ricerca. Comprendere come funziona Googlebot e ottimizzare il proprio sito per una corretta scansione è fondamentale per migliorare la visibilità organica e il posizionamento su Google.
In questa guida analizzeremo in dettaglio il funzionamento di Googlebot, il processo di crawling e indicizzazione, gli errori più comuni e le best practice per garantire che il tuo sito sia accessibile e correttamente interpretato dai motori di ricerca.
Indice
- Cos'è Googlebot e Come Funziona?
- Crawling e Indicizzazione: Differenze Fondamentali
- Come Ottimizzare un Sito per Googlebot?
- Errori Comuni da Evitare
- Googlebot e JavaScript: Attenzione al Rendering
- Conclusione: Googlebot è il Tuo Alleato, Non un Nemico
Cos'è Googlebot e Come Funziona?
Definizione di Googlebot
Googlebot è il web crawler di Google, un software automatizzato che visita e scansiona miliardi di pagine web per raccogliere dati e aggiornare l’indice del motore di ricerca.
Come Funziona il Crawling?
Il processo di crawling segue questi passaggi fondamentali:
- Scoperta delle pagine – Google trova nuove pagine attraverso link interni, sitemap XML e URL segnalati dagli utenti o dai proprietari dei siti tramite Google Search Console.
- Analisi del contenuto – Googlebot analizza il codice HTML, le immagini, i file CSS e JavaScript per comprendere la struttura della pagina.
- Rendering – Il crawler esegue il codice JavaScript per visualizzare la pagina come farebbe un utente.
- Indicizzazione – Se la pagina è ritenuta utile e accessibile, viene aggiunta all’indice di Google e può apparire nei risultati di ricerca.
Tipologie di Googlebot
Google utilizza diversi tipi di crawler per scopi specifici:
- Googlebot Desktop – Simula la navigazione da un computer desktop.
- Googlebot Mobile – Simula la navigazione da un dispositivo mobile (dal 2019 è il crawler principale per il Mobile-First Indexing).
- Googlebot Image – Scansiona le immagini per Google Immagini.
- Googlebot Video – Analizza contenuti video.
- Googlebot News – Raccoglie contenuti per Google News.
Crawling e Indicizzazione: Differenze Fondamentali
Molti SEO principianti confondono crawling e indicizzazione. Ecco le principali differenze:
- Crawling → Googlebot visita e analizza la pagina.
- Indicizzazione → Google aggiunge la pagina al suo database per mostrarla nei risultati di ricerca.
Importante: Non tutte le pagine scansionate vengono indicizzate! Se una pagina non è considerata utile o presenta problemi tecnici, potrebbe non finire nell’indice di Google.
Fattori che Influenzano l’Indicizzazione
Google decide se indicizzare una pagina basandosi su diversi criteri:
Contenuto unico e di valore.
- Accessibilità e velocità di caricamento.
- Mobile-friendliness.
- Assenza di errori tecnici (es. pagine con status 404 o redirect errati).
- Corretta configurazione del file robots.txt e meta tag noindex.
Come Ottimizzare un Sito per Googlebot?
1. Controllare il Budget di Crawling
Google assegna a ogni sito un crawl budget, ovvero un limite di pagine che può scansionare in un determinato periodo. Per ottimizzarlo:
- Evita pagine duplicate e contenuti poco rilevanti.
- Usa correttamente i redirect (troppi 301 possono sprecare il budget).
- Blocca con robots.txt pagine non necessarie (es. pagine di login o filtri e-commerce).
2. Ottimizzare la Velocità di Caricamento
Un sito veloce migliora sia l’esperienza utente sia l’efficienza del crawling. Strumenti utili:
- Google PageSpeed Insights
- Lighthouse
- GTmetrix
3. Usare una Sitemap XML
La sitemap XML aiuta Google a scoprire e scansionare le pagine più importanti del sito. Può essere inviata tramite Google Search Console per velocizzare il processo di indicizzazione.
4. Ottimizzare il File robots.txt
Il file robots.txt comunica a Googlebot quali pagine scansionare e quali evitare. Un errore comune è bloccare accidentalmente intere sezioni del sito, impedendone l’indicizzazione.
Esempio di robots.txt ben configurato:
plaintext
CopiaModifica
User-agent: Googlebot Disallow: /admin/ Disallow: /wp-login.php Allow: / Sitemap: https://raffaeleconte.com/
5. Controllare i Meta Tag Robots
Il tag impedisce l’indicizzazione di una pagina. Deve essere usato con attenzione, ad esempio per pagine di test o duplicate.
6. Evitare i Contenuti Duplicati
I contenuti duplicati riducono il crawl budget e possono penalizzare il ranking. Usa il tag canonical per indicare la versione principale di una pagina:
html
CopiaModifica
7. Verificare i Log del Server
Analizzare i file di log aiuta a capire come Googlebot interagisce con il sito, identificando errori di crawling o pagine che consumano troppo budget. Strumenti utili:
- Screaming Frog Log File Analyzer
- Google Search Console
Errori Comuni da Evitare
Blocco involontario in robots.txt – Un Disallow: / errato può impedire il crawling di tutto il sito.
Uso scorretto di noindex – Se applicato a pagine importanti, può impedirne l’indicizzazione.
Redirect a catena – Troppi redirect rallentano il crawling e sprecano il budget.
Pagine orfane – Se una pagina non ha link interni, Googlebot potrebbe non trovarla.
Googlebot e JavaScript: Attenzione al Rendering
Googlebot può eseguire JavaScript, ma con alcune limitazioni. Per garantire che le pagine basate su JavaScript vengano indicizzate correttamente:
Usa il metodo Server-Side Rendering (SSR) per migliorare la scansione.
Controlla il rendering con Google Search Console > Strumento di Ispezione URL.
Evita il Lazy Loading basato su eventi di scrolling (Google potrebbe non caricare tutti i contenuti).
Conclusione: Googlebot è il Tuo Alleato, Non un Nemico
Ottimizzare un sito per Googlebot è essenziale per ottenere un buon posizionamento nei risultati di ricerca. Seguire le best practice di crawling e indicizzazione garantisce che le pagine più importanti siano visibili e facilmente accessibili dal motore di ricerca.
Autore Articolo
Consulente SEO Raffaele Conte