Punteggio di Qualità nel Posizionamento Organico
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L’idea che Google abbia assegnato un punteggio di qualità anche nel posizionamento organico è davvero intrigante e, anche se non abbiamo nessuna prova che questo sia vero, molti consulenti SEO pensano proprio che sia così. Di questa idea è anche Rand Fishkin che ne parla in una delle sue Whiteboard Friday, da cui prendo spunto.
Io sono d’accordo con Fishkin sul fatto che Google abbia un sistema di punteggio di qualità, proprio come nelle campagne adwords, anche con delle prospettive diverse. In pratica, si tratta di un punteggio di qualità rielaborato per il posizionamento organico che tiene in considerazione alcuni aspetti, come:
- Google probabilmente considera dati come click, query di ricerca, engagement, visite al sito, frequenza di rimbalzo delle query e altri dati simili. Non ci sono dubbi sul fatto che Google considera molti più dati di quanti ne ammette pubblicamente. Un dato da considerare riguarda il tempo di permanenza su un sito: Google afferma che non è un elemento che prende in considerazione perché il fatto di trovare subito un’informazione non è in se un dato negativo. A dispetto di questa affermazione, possiamo comunque pensare che è un aspetto considerato anche se la prospettiva è più complessa del “L’utente “A” ha visitato il sito X per pochi secondi quindi lo considero un segnale negativo”.
- Un Sito Web con molte pagine composte da un buon quality score e poche pagine con un basso quality score è un aspetto positivo. E’ stato dimostrato da molti studi che avere un sito di buona qualità influenza positivamente tutte le sezioni e pagine al proprio interno. Avere sezioni del sito che sono state considerate da google di buona qualità influenzerà sicuramente tutte le pagine di quella sezione, anche nel caso in cui non ci siano particolari segnali di qualità.
- Influenza positiva di link interni da pagine di buona qualità. Sicuramente i link da pagine di buona qualità influenzano positivamente le pagine linkate
Tre Strategie per migliorare l”organic quality score” di un sito
- Aggiungere pagine di qualità. Se abbiamo una pagina di buona qualità possiamo crearne altre con le stesse caratteristiche.
- Migliorare il punteggio di qualità di pagine esistenti. Possiamo analizzare le performance di pagina con un buon potenziale e migliorarle. Possiamo per esempio migliorare il copy, l’usabilità, come è linkata e da chi, aggiungere video o foto di qualità. Un strumento che ci può essere di grande aiuto è il Search Console di Google dove potremmo analizzare i dati prima e dopo le modifiche effettuate. Potremmo analizzare i miglioramento nel posizionamento, del CTR, Impression e Click.
- Eliminare le pagine di bassa qualità. Molti siti hanno avuto dei balzi in avanti nelle Serp quando i loro webmaster hanno eliminato pagine di bassa qualità poco interessanti per gli utenti e per Google. In basso, una testimonianza di Marshall sul lavoro fatto sul sito di Moz.
Come avevo anticipato, l’articolo prende spunto dall’analisi di Rand Fishkin ma non è una traduzione letterale, quindi se vuoi leggere l’articolo integrale ti suggerisco di andare alla fonte.