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Marketing per promuovere uno Studio di Psicologia

24/03/2025
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psicologia

 

Come Promuovere uno Studio di Psicologia Online: Guida Completa al Marketing Digitale per Psicologi

In un’epoca in cui la prima cosa che facciamo, quando ci sentiamo fragili o in difficoltà, è cercare su Google, il ruolo dello psicologo si è inevitabilmente spostato anche online. Chi offre supporto psicologico non può più contare solo sul passaparola o sul volantino nello studio medico: oggi è fondamentale farsi trovare, riconoscere e scegliere, prima ancora dell’incontro in studio.

Ma come si fa marketing digitale se si è psicologi, senza snaturare il proprio ruolo? Come si costruisce una presenza online professionale, empatica, etica?

In questo articolo ti accompagno in un percorso completo di marketing digitale pensato per psicologi, dalla base (brand e sito) fino agli strumenti più avanzati (pubblicità, automazioni). Non troverai ricette preconfezionate, ma un metodo concreto, spiegato passo per passo.

Indice

  1. Il punto di partenza: chi sei, cosa fai, per chi lo fai
  2.  Il sito web: il tuo studio, ma online
  3. SEO: come farsi trovare dalle persone giuste
  4. Pubblicità: quando serve, come usarla in modo etico
  5. Social media: costruire fiducia nel tempo
  6. Email marketing: coltivare il contatto
  7. La parte invisibile: misurare e migliorare
  8. Conclusione: promuoversi con autenticità si può

 

1. Il punto di partenza: chi sei, cosa fai, per chi lo fai 

Fare marketing non significa vendere qualcosa a tutti. Significa comunicare in modo chiaro e coerente chi sei come professionista, quali problemi aiuti a risolvere e a chi ti rivolgi.

Questo è il tuo posizionamento. Per capirlo, ti invito a riflettere su tre domande chiave:

  • Qual è la mia specializzazione o il mio approccio distintivo?
  • Chi sono le persone che si rivolgono più spesso a me?
  • Qual è il cambiamento che posso offrire attraverso il mio lavoro?

Trovare queste risposte ti aiuterà a costruire una comunicazione autentica e focalizzata. Le persone si riconosceranno nelle tue parole, e sentiranno che le capisci davvero.

2. Il sito web: il tuo studio, ma online 

Una volta chiarita la tua identità professionale, hai bisogno di un luogo digitale che la rappresenti: il sito web.

Il sito non è solo una vetrina, è un luogo dove il potenziale paziente può iniziare a conoscerti, fidarsi e decidere se contattarti. Per questo, dev’essere progettato con attenzione non solo estetica, ma anche psicologica.

Immagina di accompagnare una persona ansiosa, titubante, che non ha mai fatto terapia. Il tuo sito dovrebbe accoglierla come faresti tu in studio: con chiarezza, semplicità, calore.

Le sezioni fondamentali sono:

  • Homepage: una promessa chiara (“Aiuto adulti che vivono momenti di ansia, stress o confusione a ritrovare centratura e serenità”), e un invito all’azione (prenota una consulenza, contattami…).
  • Chi sono: qui il tono è fondamentale. Niente CV accademico: racconta il tuo percorso, cosa ti ha spinto a scegliere questa professione, il tuo approccio terapeutico.
  • Servizi: spiega a chi ti rivolgi, quali problemi tratti, cosa possono aspettarsi da un percorso con te. Usa un linguaggio semplice, non tecnico.
  • Blog o sezione risorse: articoli utili, esempi, storie. Non servono per “fare terapia” ma per educare, orientare, offrire uno spunto.
  • Contatti: il più semplice possibile. Un modulo, una mail, un telefono. Magari anche WhatsApp.

Un sito ben fatto ispira fiducia, parla in modo diretto, è facile da usare su smartphone. È meglio un sito semplice ma coerente, che uno complesso ma freddo o impersonale.

siti web psicologo

 

3. SEO: come farsi trovare dalle persone giuste 

Avere un sito bellissimo non basta, se nessuno lo trova. Ecco perché entra in gioco la SEO (Search Engine Optimization), ovvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca.

Immagina che una persona a Milano scriva su Google “psicologo per ansia Milano”. Se hai un sito ottimizzato, potresti apparire tra i primi risultati.

Come si fa?

  • Scegli parole chiave reali, quelle che userebbero le persone: psicologo onlineterapia di coppiaattacchi di panico, ecc.
  • Scrivi contenuti che rispondano alle loro domande: “Come capire se ho bisogno di uno psicologo?”“Come funziona la prima seduta?”
  • Cura la scheda Google Business Profile, inserisci foto autentiche e raccogli recensioni vere da pazienti soddisfatti.

Con il tempo, il traffico organico diventa una fonte potente di contatti.

4. Pubblicità: quando serve, come usarla in modo etico 

La pubblicità online può sembrare qualcosa di distante dal mondo della psicologia, ma se ben fatta, può essere un ponte prezioso tra te e chi ha bisogno di aiuto.

Su Google Ads puoi intercettare chi sta cercando attivamente un supporto (“psicologo per attacchi di panico Bologna”). Su Meta (Facebook e Instagram), puoi costruire contenuti empatici che stimolano consapevolezza anche in chi non cerca ancora attivamente.

L’importante è usare le parole con sensibilità, creare campagne che parlino di benessere e crescita, non di deficit o diagnosi.

Con piccoli budget (anche 150€/mese), puoi iniziare a far conoscere il tuo lavoro a persone che non ti avrebbero mai trovato diversamente.

Crea contenuti video informativi per youtube

 

5. Social media: costruire fiducia nel tempo 

I social non servono a “vendere sedute”, ma a creare relazione, empatia, riconoscimento.

Su Instagram o Facebook puoi:

  • Raccontare come funziona il tuo lavoro (con tatto)
  • Condividere spunti, riflessioni, mini video informativi
  • Interagire con domande, sondaggi, citazioni
  • Mostrare il “dietro le quinte” della professione (es. la preparazione di un workshop, una lettura che ti ha ispirato…)

Non serve essere influencer. Serve essere coerenti, presenti e autentici. Le persone ti seguono perché trasmetti qualcosa che risuona.

 

 

6. Email marketing e Webinar : coltivare il contatto 

Una strategia spesso sottovalutata è quella dell’email. Offri qualcosa di valore in cambio della mail (una guida gratuita, una serie di video, un mini-corso), e poi accompagna chi ti ha lasciato il contatto in un breve percorso informativo.

Spiega chi sei, come lavori, cosa può aspettarsi da una terapia. Tutto in modo umano e discreto. È un modo per restare presenti nel tempo, anche per chi oggi non è ancora pronto a iniziare.

I webinar sono uno straordinario strumento per arrivare a centinai di potenziali pazienti.

webinar

7. La parte invisibile: misurare e migliorare 

Ogni mese è importante guardare i dati:

  • Quante persone visitano il sito?
  • Quanti compilano il modulo contatto?
  • Quali post sui social funzionano di più?
  • Quanto rendono le campagne pubblicitarie?

Non è un’ossessione da marketer, è un modo per capire cosa funziona e cosa no, e migliorare il modo in cui ti presenti.

Conclusione: promuoversi con autenticità si può

Fare marketing da psicologi non significa trasformarsi in venditori. Significa mettere al centro la relazione anche nella comunicazione online. Significa farsi trovare da chi ha bisogno, nel momento giusto, con il messaggio giusto.

Ed è un percorso che puoi affrontare passo dopo passo, senza fretta ma con chiarezza. Come ogni percorso di crescita, personale o professionale.

 

BG Nuvola
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